Se avete delle domande, una storia da raccontare o delle curiosità su questi argomenti:
LA COPPIA
LA SESSUALITA'
L'EDUCAZIONE DEI FIGLI
IL BENESSERE
IL LAVORO
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EDUCAZIONE
D. Serve punire in caso di comportamenti sbagliati?
R. Punire in sè non serve a nulla. La punizione è efficace solo se è coerente con l'errore fatto. Se una ragazzo, ad esempio, imbratta un muro non servirà sospenderlo da scuola, ma sarà utile per lui e la comunità pulire il muro.Ma la cosa giusta sta sempre a metà strada. Trovo molto efficace un detto che dice,a proposito dell'educazione: "Da una parte il bastone e dall'altra la carota"...nel senso che per ottenere una cosa da una persona bisogna saper punire e premiare allo stesso tempo.
D. E’ importante che i due genitori sostengano la stessa posizione di fronte ai figli?
R. Un tema importante: la coerenza tra i genitori. Fondamentale che la coppia sia d'accordo altrimenti i figli ne risultano disorientati, non sanno valutare cosa è giusto o sbagliato.
D. Qualche volta non è il caso di essere anche un po’ permissivi?
R. Le famiglie permissive sono molto comode e in certe situazioni utili, ma nelle difficoltà non funzionano. I ragazzi vogliono essere liberi, ma nello stesso tempo hanno bisogno di regole. Questa è l'eterna crisi che abbiamo vissuto anche noi, ma se siamo sopravvissuti indenni e sani è perchè avevamo delle regole, anche se le odiavamo a morte.
D. Quando i genitori lavorano entrambi, i nonni possono essere dei validi sostituti nell’educazione dei figli?
R. I nonni sono la nuova risorsa ma, come non possiamo delegare agli insegnanti, così non possiamo farlo neanche con i nonni. C’è da chiedersi se alla generazione attuale di genitori manca il tempo o non se la sentono di imporre delle regole. Lo so che è un bel problema conciliare tutto, sia per le donne che per gli uomini. Ma comunque rimango dell'idea che se c’è la volontà di trasmettere qualcosa ai propri figli lo si può fare anche con a disposizione un tempo limitato. I bambini o i ragazzi percepiscono la presenza di un punto di riferimento, anche se non c’è sempre.
D. E’ giusto che il genitore sia amico dei propri figli?
R. Non credo che i figli cerchino degli amici nei genitori. Alle volte i genitori vogliono essere moderni rispetto alle vecchie generazioni e vogliono dare ai propri figli quello che non hanno avuto loro.
D. Ci si lamenta delle nuove generazioni: ma non è che sia sempre stato così anche nel passato?
R. Una persona l'altro giorno mi ha detto che i nostri genitori dicevano le stesse cose di noi: è vero. Solo che noi stavamo vivendo le normali crisi adolescenziali, mentre oggi molti ragazzi si stanno rovinando la vita. Molto diffusi tra i giovani, rispetto al passato, fenomeni come la tossicodipendenza, la depressione, i disturbi alimentari.
D. Il problema delle differenze generazionali esiste, ma la realtà e' che la societa' attuale brucia i tempi e quindi non permette di assimilare ai giovani certi eventi. E' difficile oggi essere maestri di vita verso i giovani....
R. Si hai ragione su questo, è difficilissimo educare ma siamo noi che dobbiamo rallentare senza paura di rimanere fuori. Alle volte la rincorsa ad avere tutto, ad essere sempre dappertutto, è la paura di non essere riconosciuti, di non essere accettati. Impariamo un pò a fregarcene, impariamo ad ascoltarci di più: solo così possiamo trasmettere qualcosa.
D. Ma oggi è possibile non conformarsi?
R. Non bisognerebbe più pensare: "Se lo fanno gli altri, perchè non posso farlo anch'io?". Nei cambiamenti c'è sempre qualcuno che deve sacrificarsi: i genitori dovrebbero farlo per primi se vogliono aiutare i figli a crescere. Nessuno rinuncia alle comodità e all'immagine. E' questo che si insegna. In realtà tutto questo alla fine ci rende schiavi e infelici e i nostri ragazzi di conseguenza. I ragazzi non sono più abituati a desiderare nulla, perchè hanno tutto prima ancora di desiderarlo, ma non è solo colpa loro. Credo che purtroppo sia soprattutto colpa nostra. Vedo molti adulti che vogliono fare i ragazzini e peggiorano anche le cose perchè oltre a volere tutto e subito, lo vogliono anche sempre e per sempre. Temo che non si riesca ad essere un buon esempio per le nuove generazioni.
D. Qualche ceffone forse non farebbe male. Una volta lo si prendeva fino a tarda età e si stava in silenzio. Invece oggi i giovani fanno delle stupidaggini pazzesche e i genitori li difendono.
R. Una volta noi avevamo paura dei genitori, oggi i genitori hanno paura dei figli. Dobbiamo invece ricordare che i figli non hanno bisogno di amici, ma di punti di riferimento. Ceffoni no, ma più fermezza. I figli finiscono per pensare che a loro tutto sia dovuto e che i genitori vivono solo ed unicamente per loro.
D. I valori sono cambiati? E le ragazzine e 14 anni si giocano tutto. Poi niente riesce più ad interessarle, e non rimangono progetti per la vita futura, progetti di coppia intendo. Queste considerazioni, naturalmente, valgono anche per i ragazzi. Forse i genitori non hanno il coraggio di guardare in faccia la realtà
R. Si, il problema è anche questo: la non capacità o la non voglia di affrontare la realtà. La verità fa male, mettersi in discussione, anche come genitori non è facile, si preferisce recitare la parte dei genitori, invece di fare i genitori.
D. La coppia può risolvere i suoi problemi andando in vacanza?
RAPPORTO DI COPPIA
D. La coppia può risolvere i suoi problemi andando in vacanza?
R. No, se la coppia è già in crisi in vacanza peggiora. Non ci si può più nascondere dietro gli impegni della vita quotidiana.
Se un acoppia si ama e possiede la sintonia, allora le vacanze sono una bellissima occasione per fare le cose insieme, giocare e divertirsi e rafforzare il rapporto.
La vacanza è rigenerante sia per la singola persona che per la coppia. In vacanza prima di tutto si cambia scenario e poi si fanno cose insieme, sempre che la vacnza sia stata scelta da entrambi. E' importante avere degli interessi e delle passioni in comune.
D. Come si può sciegliere il partner ideale?
R. Ogni cosa in questa vita va vista da diverse prospettive: non esiste una situazione o un partner perfetto. Ognuno deve sciegliere quello che lo fa stare meglio...e le scelte vanno fatte non tralasciando chi siamo e in completa libertà da condizionamenti esterni. La coppia che funziona non è solo quella che condivide, ma anche quella complementare: alcune cose in comune, ma anche differenze che rendono il rapporto più vivo e costruttivo.
LAVORO
D. Il lavoro rende la donna più aggressiva?